Lo ammetto, alla Slovenia non avevo mai pensato, finchè questa estate abbiamo avuto la necessità di rimanere vicini a casa e in corner l’abbiamo presa in considerazione. Poche ore di macchina (150 km da Trieste more or less), nessuna fila alla frontiera (ormai dismessa), prezzi abbordabili e non poche sorprese. Una di queste è stata l’accoppiata di laghi, il Lago di Bled e il Lago di Bohinj, una gran bella accoppiata a mio parere 🙂 Due laghi e due contesti vicinissimi ma completamente diversi.
LAGO DI BLED IN PLETNA
Siete pronti a vedere materializzata davanti agli occhi la scenografia di un film di Walt Disney? Il lago di Bled si presenta esattamente così. Una cartolina animata, un lago dalle dimensioni contenute ma in uno stato di grazia, circondato da alture delicate, romanticissimo da qualunque angolo lo si guardi, col suo castello che sembra pennellato su uno sperone roccioso e l’immancabile isolotto centrale che spunta in mezzo alle acque turchesi e smeraldo.
Come approcciarsi alla cartolina ed entrare nel film? In pletna, ohibò 🙂 ma come non sapete che roba sia una pletna? A noi lo fa scoprire Dragan, la sua pletna si chiama Vrba, lui è un barcaiolo di pochissime parole, mezza età, occhi azzurrissimi e sguardo fiero (anche se dopo un po’ oltre che fiero iniziamo a pensare anche un po’ alticcio). Voga da poppa, stando in piedi, ritmicamente e mantiene il bilanciamento mentre manovra i due remi. Sul lago di Bled non è concesso l’utilizzo di barche a motore per preservarne le acque. La breve traversata su queste conchiglie di legno dal fondo piatto, riparati dal parasole a semicerchio blu, è un’oasi di pace per le orecchie e un modo per avvicinarsi all’isola centrale con rispettoso silenzio.
99 gradini, un ciuffo di verde rigoglioso, e in cima la chiesa di S. Maria Assunta. E un nuvolo di altri piccoli edifici, come il campanile, il cappellanato, la prepositura, l’eremitaggio e qualche leggenda misteriosa. La principale è legata alla Campana dei desideri appesa nella torre, si può suonare la campana tre volte e un’antica leggenda narra che la Madonna potrebbe esaudire i vostri desideri più intimi…. ecco, lasciamo che sia una leggenda. Un breve sentiero fa il giro dell’isolotto tra il luccichio del lago, le “gondole di Bled”, e le coppiette slovene che qui vengono a sposarsi. L’ho detto, mancano solo i 7 nani e poi tutto torna 😀
L’unico consiglio che vi do è…non fate come noi, non andateci ad Agosto…purtroppo il lago di Bled è meta turistica e in piena stagione si rischia di perdere il sapore fiabesco e la suggestione del luogo per la quantità di persone, di macchine e pochi posti auto, per il caldo. Mi piacerebbe tornarci in inverno, coi riflessi delle montagne ghiacciate e la limpidezza dell’aria, e nessuno in giro.
Qui il link dove trovate tutte le info del caso su Bled
LAGO DI BOHINJ IN KAJAK
Per fare un paragone cinematografico dalle fiabe di Walt Disney si passa ad altro genere, quello di Indiana Jones. Perché? Semplice, perché bastano 30 km di strada per immergersi in una natura molto più selvaggia, acqua cristallina dalle sfumature verdi ipnotizzanti (di quelle che non si vedono facilmente se non alta montagna), un tripudio di boschi al confine colle montagne del Triglav National Park, poca ricezione turistica e tanto spazio, respiro, natura e basta. Atmosfera rilassata, niente costruzioni di massa, e divieto totale per barche di qualunque genere (a parte un solo battello), anche a remi. Insomma pace assoluta.
Siete degli sportivi e avventurosi? Al Bohinjsko Jezero troverete pane per i vostri denti 🙂 La maggior parte di chi arriva affitta un kayak (10 €/ora), ma le alternative vanno dall’arrampicata, al canyoning, al trekking, alle escursioni in mountain-bike, alla pesca alpina e via andare. Tutto in modo informale e soprattutto con un buon rapporto qualità/prezzo.
E se siete dei “tazzati”? anche in questo caso il lago di Bohinj ha il suo perché. Acqua limpida che la potresti bere, spiaggette di ghiaia bianca, tanti prendono il sole e ci si può persino tuffare (abbiamo provato, un po’ freschina però). Si può partire dalla chiesetta di sv. Janez affacciata sul lago per poi fare tutto il periplo, scoprendo angoli ancora più silenziosi e attraenti della zona dove di solito arrivano i turisti. Sì perché qui la strada finisce, il paese di Ribcev Laz finisce e comincia il verde, l’azzurro, il marrone, il grigio, le cromie naturali, troverete solo le tipiche tettoie a rastrelliera per l’essiccazione del fieno, le costruzioni in muratura e legno slovene, gostilne dove provare l’ebbrezza della gastronomia locale.
Sarà un caso se l’anno scorso il mio maestro lo ha scelto come location per lo stage di tai-chi? Io credo proprio di no. Non perdetelo, è un gioellino puro, di quelli semplici e per nulla turistici.
A Bled sono stata un paio di volte e confermo: fiabesco. Ero nel mitico albergo ex dimora di Tito e sembrava di essere in un film di Sissi.
L’altro lago non lo conoscevo e…terrò presente!
Bled è moooolto più conosciuto, non so perchè tutti snobbano Bohinj quando basta un’oretta e ci sia arriva…