Incontro con Cristina, genovese doc
Apro le danze della sezione Incontri partendo da casa mia e dal presentarvi un’amica storica… mi fa sorridere metterla in questa sezione perché ci incontriamo da quando avevamo tre anni, dall’asilo e le elementari insieme, e anche se la vita ci ha portato spesso lontano senza esserci mai perse di vista, mai scordate una dell’altra, è per me davvero come una sorella.
Lei è una genovese doc, Cristina Crovetto, nata a e cresciuta a Zena, da genitori e nonni genovesi, di quelli che in casa tra loro parlano ancora “u zeneize, a lengua ciù bella d’u mundu”, con casa a Nervi Capolungo, di quelle strette e alte e colorate, che all’ultimo piano per arrivarci devi spararti 5 piani di gradini originali con alzata 20 cm (senza ascensore ovviamente), ma poi in cima dalla terrazza godi uno dei panorami più belli della città sul mare e sui monti alle spalle.
Come tanti amici genovesi dopo l’università il lavoro l’ha portata a Milano, lei è un broker aeronautico, parla benissimo 4 lingue, appassionata di fotografia, ha visto una bella fetta di mondo (in parte insieme) ed è una forza della natura… però quasi tutti i weekend non può fare a meno di tornare a casa sua, vedere il suo mare, respirare la sua salsedine e il vento, e guardare con un occhio speciale la sua città e i suoi abitanti.
La inviterò ogni tanto qui, a tenerci compagnia e raccontarci attraverso le sue parole e le sue immagini qualche angolo di Liguria e perché no anche qualche angolo di mondo!
Intanto ecco qui la sua Zena:
“A Genova ti svegli mille ore prima perche’ è la città con la metropolitana più corta del mondo ma qualcuno ancora a lavorare ci va anche qui. Il traffico è lo stesso di Milano e Napoli ma se la fai sporca i vigili sono i migliori fetenti d’Italia e ti beccano subito. Genova fa colazione con cappuccino e focaccia salata e nessuno ci crede ma è buonissima. Genova ha i numeri civici di due colori e una strada sopraelevata che tutti odiano ma è bellissimo vedere la città ad altezza dei tetti e meno male che c’è.
A Genova certe strade sono strettissime, in salita e con parcheggi selvaggi che a volte le ambulanze non passano e se stai male non sai se sperare o iniziare a dire il rosario e se stai guidando maledici tutti e se impari a guidare a Genova guidi anche sulla luna in assenza di gravità. A Genova anche i parcheggi sono stretti e se sbagli nelle chiocciole con una macchina lunga rimani di traverso, Genova si sposta in motorino e ce ne sono di più che biciclette in tutta la Cina.
I genovesi con 15 gradi e il sole hanno piumino, sciarpa e berretto perche’ “belin c’è vento” e te la fa sembrare la Siberia. I genovesi mugugnano sempre se c’è tanta gente in giro “belin li abbatterei tutti come birilli” ma se chiedi un’informazione si fanno in quattro. A Genova impieghi anni per farti degli amici ma quegli amici li avrai per tutta la vita. A Genova un caffé lo aspetti anche mezz’ora perche’ “la sprescia lasciemmula a Milan”. Se entri in un negozio ti senti dire “mia, la faccio pagare subito così se ne va prima che siamo incasinati oggi”.
A Genova il centro storico è il più grande, il più degradato, il più affascinante e il più puzzolente d’Italia. Noi abbiamo il telegiornale anche in spagnolo. A Genova tra Nervi e Piazza de Ferrari ci sono anche 5 gradi di differenza. I genovesi sono sempre usciti in estate in ciabatte e non perche’ vanno di moda le infradito ma perche’ si sta comodi. Genova è sempre stata comunista e ha lo stadio rettangolare. Genova è malinconica ma sforna attori comici e cantautori. Genova è stretta tra le colline e il mare, è stata spogliata di tutto e riesce ad essere bella con niente.”
E ora allego la sua gallery sulla città, in tutta la sua originalità…
Alla prossima Cri, se vedemmu
Non ho parole, le ho usate tutte per Genova, ma sulla presentazione e’ scappata la lacrimuccia, grande Amica, grazie.
mo va lààààààà, ho grandi progetti per te e questo è solo un piccolo inizio. Grazie a te per la concessione, cara
E brave: brava Monica per la sua presentazione un pò nostalgica, ma mai malinconica, della sua città e della sua grande amica (perlatro elementi inscindibili), e brava Cristina le cui foto sono vera poesia per gli occhi!
grazie cara… prima o poi racconterò anche le nostre avventure insieme, ti aspetto al varco 🙂
ahahahah anch’io anch’io!!!
non vedo l’ora 😀
bellissima descrizione della città… sarà che sono un’emigrante ma stasera mi son quasi commossa….
ti commuoverai ancora, la Cri scriverà per il blog di angoli di Liguria, solo un pò di pazienza… cmq l’effetto emigrazione è vero, amplifica tutto alla grande
Grazie Vero, ho visto solo ora il commento!
Ciao! Mi sono intrufolato sono un vecchio amico di Cristina….non so se ho ammirato di più il frammento di ricordi o le foto…entrambe toccanti..grazie, è importante anche per chi, come me, a Genova ci vive, fare ogni tanto un pò di “autocoscienza” per non perdere mai il GUSTO di ciò che abbiamo davanti agli occhi tutte le mattine (e le sere!)
ciao Belleno, i vecchi amici della Cri sono i benvenuti 🙂 io sono genovese, in giro per Italia e non da 15 anni e lo capisco, fino a quando ho abitato a Genova non ho avuto occhi per vedere, la routine annebbia un pò tutto. Per assurdo ho imparato ad apprezzarla dopo essermene andata. Buona giornata 🙂
secondo me voi vi siete anche incontrati in passato tramite me…
Mhh..effettivamente, Shambala, il tuo viso qualcosa mi dice…;-)
ussignur adesso salta fuori che eri il mio vicino di casa 🙂 il mondo è piccolo e la rete l’ha reso ancora più piccolo